giovedì 24 dicembre 2009

Tanti Auguri

Gli Abbronzati vi augurano un felice Natale.

Un augurio particolare a tutti coloro che passeranno il natale in condizione di difficoltà come le persone che all'Aquila passeranno il primo natale dopo il sisma ed agli operai di Termini Imerese che stanno lottando per il loro posto di lavoro.

domenica 20 dicembre 2009

SE QUESTO E' UN UOMO


Si è appena conclusa una settimana dura, per la civiltà in Italia. Partendo dal discorso già affrontato dell'aggressione (deprecata in tutte le salse, anche da noi su queste pagine) al Premier, si è scatenata una "caccia alle streghe", nel tentativo di dare un nome e un cognome a colui il quale ha armato la mano di Tartaglia con un "eburneo duomino".

I teoremi accusatori - una volta tanto usiamo una locuzione coniata in quel di Arcore, permettetecelo - hanno "dimostrato" che, tra gli altri terroristi mediatici, mandanti morali dell'aggressione a Berlusconi, Marco Travaglio sia una sorta di "primus super pares" (qui ci viene in aiuto il maestro Ghedini).

Bene, Marco Travaglio è stato paragonato a questi figuri qua:







N. A. R. e B. R. per par condicio, e terrorismo internazionale perché ormai siamo in un mondo globalizzato.

Marco Travaglio, secondo l'eminente esponente del P2L, Fabrizio Cicchitto, sarebbe paragonabile, a causa delle sue dichiarazioni contra-premier, alla Lioce, a Bin Laden, a chi si fa saltare in aria quotidianamente in Medio Oriente.

Personalmente credo sia "solo" un giornalista che esercita il diritto/dovere di cronaca, e, prima che un professionista, un uomo al quale va la mia personale e modestissima solidarietà, oltre che a quella degli abbronzati, che nel loro piccolissimo e nel limite delle loro capacità sostengono la libera informazione (senza pretesa di fare informazione, come scritto nel primissimo post).

Fa pensare che il recente premio per la libertà di stampa, consegnato dal DJV (l'associazione dei giornalisti tedeschi, la più grande associazione giornalistica europea, mica cotica), sia stato vinto, in precedenza, da un giornalista serbo e da un collega russo, provenienti quindi da Paesi in cui la libertà di stampa non è certo una verità matematica.

Giusto per riassumere, in Serbia, appena dieci anni fa, infuriava la guerra, ed il mestiere del giornalista era piuttosto rischioso. In Russia, si sa, i giornalisti scomodi vengono fatti fuori da non si sa chi, e la povera Anna Politkovskaja è solo la punta di questo triste iceberg.

Marco Travaglio, quindi, vince un premio generalmente assegnato a giornalisti che operano in paesi "ai bordi" della democrazia, volendo usare un eufemismo, e vengono spesso uccisi, volendo essere realisti. Qui in Italia i pochi giornalisti non ancora asserviti al potere campano, ma vengono screditati in pubblico ed additati come terroristi/fomentatori/seminatori di odio: sappiamo che, secondo la prassi italiana, l'isolamento è l'anticamera dell'omicidio. Eccone un esempio:



E' successo così per Falcone, è successo così per don Diana (si diceva che andasse a prostitute) e don Puglisi, è successo così per Peppino Impastato, il cui omicidio fu camuffato da "fallito attentato terroristico" nella cui preparazione Impastato presumibilmente perse la vita.

Dobbiamo aspettare che Travaglio faccia la stessa fine, per chiamarlo eroe?

lunedì 14 dicembre 2009

No no...ma stiamo calmi...

Premessa: non siamo a favore i gesti violenti, condanniamo su tutta la linea quello che è successo.


Veniamo a quello che è venuto dopo:
Abbassiamo i toni, dicono tutti, calmiamoci, non litighiamo o facciamolo piano piano...

Che cosa significa abbassare i toni? cosa significa calmarsi?
Che dobbiamo essere più buoni perché arriva il natale? Che il dibattito politico deve essere interrotto in attesa che la barella esca dal campo?

Cosa dovrei fare? Dimenticarmi di chi è solo perché è stato aggredito? Dovrei dimenticarmi di processi, leggi ad personam e delle sue recenti dichiarazioni contro la consulta e capo dello stato?
Mi dispiace ma non mi va, non ci sto proprio.
A voi la palla.

sabato 12 dicembre 2009

B'S BROTHERS - IL GIORNO DOPO


Come volevasi dimostrare: Spatuzza Gaspare (autore di 40 omicidi, sei stragi, ecc. ecc. ecc.), collaboratore di giustizia a suo tempo indicato attendibile, è un bugiardo millantatore secondo i vari Dell'Utri. Graviano Filippo (mandante non politico delle stragi di Capaci, via D'Amelio, via Palestro, via dei Georgofili ecc. ecc. ecc.) è un mafioso modello, sempre secondo Fra' Marcello da Palermo. Cito dalle pagine del Corriere della Sera:

«Da dieci anni ho messo la legalità al primo posto nella scala dei miei valori» ha anche detto Filippo Graviano. Parole che hanno colpito molto Dell'Utri. «Sono meravigliato della dignità e della compostezza di questo signore. Nel guardarlo ho avuto l'impressione di dignità da parte di uno che si trova in carcere e ha delle sofferenze» ha spiegato il senatore, dopo la conclusione della deposizione del boss. «A differenza dell'impressione che mi ha fatto Spatuzza, mi è parso di vedere dalle parole di Filippo Graviano il segno di un percorso di ravvedimento» ha aggiunto Dell'Utri. «Una grande attesa, e oggi tutto questo si è sgonfiato si è annullato - ha detto poi il senatore del Pdl nel corso de Il Fatto del giorno-. È rimasto lo sputtanamento del Paese, dell'Italia, del governo, il tentativo di coinvolgere Berlusconi in una cosa indegna».

Dopo la conversione in diretta via satellite da Parma di Graviano Filippo (Graviano Giuseppe non era in grado, probabilmente ancora stordito sulla via di Damasco), ieri abbiamo assistito all'ennesima trasformazione - stavolta in chiave taumaturgica - dello stesso Dell'Utri, già abilmente passato da allenatore di calcio ad impiegato di banca, da cerca-stallieri poi ergastolani a fondatore di Forza Italia e attuale senatore della Repubblica, oltre che condannato a 9 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa. Il buon Marcellino ora è in grado di scrutare l'anima dei mortali e di conoscerne fede, paure, angosce e sofferenze. Che dire, un messia nato qualche giorno prima rispetto al Messia "ufficiale". Un regalo di Natale anticipato, nemmeno troppo gradito, sinceramente.

E fin qui non c'è purtroppo molto di cui indignarsi: le reazioni dell'imputato Dell'Utri erano ovviamente prevedibili, e dei possibili scenari abbiamo parlato ieri. Il teorema "Spatuzza è falso, Graviano dice la verità" ovviamente non sta in piedi, tranne che per i vari berluscones e per parte dell'opinione pubblica, la quale da anni ormai si beve le favole del Cavaliere. Vorrei che qualcuno mi esponesse il metodo scientifico grazie al quale si può dedurre l'assoluta malafede di quell'animale di Spatuzza, e il candore di quel pio di Graviano. Vorrei ma non posso, finché sulla TV di Stato mi propinano ciò:




Peggio di Emilio Fede, e per giunta sulla TV pagata da tutti... che schifo. Davvero schifo.

venerdì 11 dicembre 2009

B'S BROTHERS

Oggi, a Torino, ci sarà l'attesa deposizione dei fratelli Graviano, ossia coloro i quali hanno messo mezza Italia a ferro e fuoco tra il 1992 e il 1993. Saranno tenuti a confermare o smentire le parole del pentito Spatuzza: sarà sinceramente "divertente" ascoltare questi personaggi, indubbiamente le loro dichiarazioni avranno un peso impressionante, anche se la vera "bomba atomica" scoppierebbe solo se i Graviano dovessero decidersi di pentirsi.

Caso A: i Graviano smentiscono in toto Spatuzza... a chi credere? Sicuramente vedremo le orde di demagoghi dell'ultima ora santificare i Graviano (assassini "quanto", se non "più", di Spatuzza) e maledire chi ha assassinato 40 persone, si è autoaccusato dell'aver commesso sei stragi e di aver ucciso un ragazzino sciogliendone il corpo nell'acido. Si porrebbe il problema dell'equazione assassino = bugiardo, equazione terribilmente preventiva - e prevenuta - assunta come linea di difesa dai vari Dell'Utri & Co.

Caso B: Graviano 1 e Graviano 2 confermano le parole di Spatuzza virgola per virgola. Qui iniziano i problemi: i soliti demagoghi già citati sbandiererebbero il teorema di Dell'Utri - La Russa (per ogni pentito appartenente alla mafia, condizione necessaria e sufficiente affinché sia un bugiardo è che esso sia un assassino efferato).

E tutti quelli - come il sottoscritto - che non considerano necessariamente un assassino alla stregua di Pinocchio?

E tutti quelli -come il sottoscritto - che conoscono le parole di Spatuzza, alle quali hanno attribuito il giusto peso, in attesa delle doverose verifiche?

E tutti quelli - come il sottoscritto - che si sono presi la briga di andare a scaricare un file di 1771 pagine, traendone interessanti conclusioni - leggi: prove formatesi in un processo, quindi vere "fino a querela di falso", come direbbe un avvocato - sui rapporti tra il Senatore (?) Marcello Dell'Utri e la mafia?

E tutti quelli - come il sottoscritto - che hanno cercato il nome "Berlusconi" all'interno di detto file, lo hanno trovato 200 volte solo nelle prime 300 pagine, associato a ogni tipo di situazione e di delinquente?

Io credo che, in caso di riscontri tra le parole di Graviano e di Spatuzza, siano necessarie le dimissioni da parte del Premier, per il bene del Paese: al di là dei successivi accertamenti necessari per la verifica di queste accuse, mi sembra evidente che un soggetto accusato da più parti di aver avuto rapporti di collaborazione con la mafia non possa governare serenamente.

Conoscendo il soggetto, mi vengono in mente tre possibili conseguenze, in caso di riscontri positivi riguardo alle accuse dei pentiti da parte dei magistrati, anticamera del rinvio a giudizio:

1) scappa a Panama: diventerà contumace come il suo amico Craxi;

2) si suicida: innalzato a martire per la libertà da parte di Gasparri e cricca;

3) si dimetterà e si farà processare.

dunque...

1) la linea fuggiasca: il contumace starebbe in panciolle a Panama (una gigante Villa Certosa), trascorrerebbe tranquillo gli anni che gli mancano (eh sì, anche B. non è eterno), dopodiché verrà santificato da un qualche suo simile (penso sempre a Gasparri). L'ipotesi 1) è altamente probabile.

2) la linea "truculenta": Berlusconi è un aziendalista, prima ancora che narcisista. Dopo aver speso centinaia di migliaia di euro in trucco, parrucco, lifting, capelli nuovi, cerone, per sembrare 20 anni più giovane (?), sarebbe un peccato mandare tutto a puttane (scusate il gioco di parole). Ipotesi improbabile.

3) la linea normale: ah già... parliamo di Berlusconi...

lunedì 7 dicembre 2009

Solo un magistrato

Qui sotto vi riporto i tre video dell''intervista di Fabio Fazio a Gian Carlo Caselli, procuratore capo della Repubblica a Torino, ex consulente della Commissione Stragi ed ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura.
Come al solito il magistrato in questione non dice cose fuori dal normale, semplicemente rimanda a cosa dovrebbe succedere in alcune situazioni, in un paese normale.
Anche se l'intervista è po' lunga vi suggerisco di vederla per intero. Buona visione




sabato 5 dicembre 2009

I pentiti sono inattendibili....

...perché sono ex mafiosi.
Anche lui è inattenbile???

E se qualche Berluschino avesse il coraggio di dire che Borsellino era di sinistra rispondo in anticipo dicendo che votava Movimento Sociale...così evitate di sporcarne la memoria.  Continuate ad arrampicarvi sugli specchi...noi la verità la sappiamo. Ce l'ha lasciata lui, che è saltato in aria perché credeva nella giustizia e nella verità.

mercoledì 2 dicembre 2009

UN BLASFEMO

Recentemente è saltata fuori una registrazione contenente una discussione privata, dal tono conviviale, tra il Presidente della Camera Gianfranco Fini e un procuratore della Repubblica, Nicola Trifuoggi (nella lista nera personale del Premier quale "attentatore" alla vita delle reti Tv del Cavaliere).

In questa "intervista", l'On. Fini dice tante cose sensate e semplicissime: dalla necessità di indagare a fondo sulle rivelazioni dei pentiti di mafia, alla necessità - non meno importante - di far comprendere al sig. Berlusconi che il mandato elettorale - peraltro, è il Parlamento, consultatosi con il Presidente della Repubblica, che determina le sorti del Governo in base alla fiducia... è il Parlamento ad essere eletto dal popolo, anche se l'attuale legge elettorale "porcata" non permette al cittadino di eleggere il candidato di fiducia - non garantisce mai un'impunità verso gli altri organi istituzionali.

Niente di speciale, il Presidente della Camera ha ribadito alcuni concetti elementari alla base del reciproco rispetto istituzionale, rispetto che indubbiamente Berlusconi fa mancare nei confronti del Capo dello Stato, dei giudici (penali o civili, poco importa) e della Corte Costituzionale.

Apriti cielo... i fedayn di Silvio si sono scagliati contro il Presidente Fini, da Capezzone a Bondi - quest'ultimo ormai ha accantonato il ruolo di ministro e ha ripreso i panni del difensore cieco del Cav. - mentre Berlusconi ne chiedeva la testa. Avrebbe detto, ai responsabili del PdL, che "o quell'ingrato di Fini fa marcia indietro, o è fuori". Scajola, per ultimo, ha ribadito il concetto secondo cui Fini, qualora non si riconoscesse nelle linee guida dettate dal PdL – rivelate dal Lider Minimo Silvio in persona - dovrebbe farsi da parte e dimettersi.

Evidentemente all'interno del PdL non è consentito sgarrare, avere idee differenti da quelle "concordate" e a cui bisogna uniformarsi. Il problema è duplice:

- in un qualsiasi partito, esistono le correnti: sta ai coordinatori mettere d'accordo tali correnti sulla base di un programma condiviso, ma è fuor di dubbio che ogni corrente abbia il suo pensiero, che non indebolisce il partito ma lo arricchisce.

- in questo caso, Fini non ha espresso l'idea di una corrente, ma ha RIBADITO dei concetti sacrosanti dettati dalla COSTITUZIONE.

Berlusconi teme un possibile leader forte all'interno della destra, che possa ammazzare il Berlusconismo: per questo vuole esclusivamente soldati lobotomizzati alle sue dipendenze, d'altronde PdL sta per "Partito della Lobotomia".

In conclusione, mi viene da dire... quali sono i 10 comandamenti (sembrerebbe quasi un diktat mafioso) che ogni affiliato PdL deve rigorosamente rispettare, pena l'espulsione immediata?

Sicuramente esisterà qualcosa tipo "ama Berlusconi come te stesso", "straccia la Costituzione quando puoi", "ruba, dì falsa testimonianza, desidera la donna d'altri", stando a quanto abbiamo dovuto assistere in questo anno e mezzo.

Ah, blasfemo d'un Fini...