sabato 24 ottobre 2009

LAMORALITA'

Decidete voi dove piazzare l'apostrofo.

Il Governatore della Regione Lazio Marrazzo si è "autosospeso" (eufemismo che sta per "dimesso") perché è a suo dire vittima di una storia - dai contorni non ancora ben definiti - di "coca e trans" (poco meno delle storie in cui è coinvolto il Premier e i suoi amici, insomma), ricattato, a quanto pare, da quattro carabinieri non proprio ligi al dovere. Storia privata di un uomo pubblico, che non può non influenzarne la serenità necessaria per svolgere al meglio il suo operato.

Ora, proprio perché questa storia non appare ancora limpida, non mi sento di dire "è colpa di" piuttosto che "è colpa di qualcun altro". Semplicemente mi viene da pensare che Marrazzo aveva vuotato il sacco tempo fa - anche se scelleratamente in ritardo - e che della vicenda la stampa non si era mai occupata. Casualmente, alla vigilia delle primarie PD, salta fuori la storiella.

Chiamato in causa, ha prima smentito, poi ha parzialmente affermato, fino a chiarire il suo coinvolgimento come vittima di un'estorsione. Carriera politica probabilmente finita, amen, non è la prima vittima di scandali simili.

Un principio difeso allo stremo in altre democrazie occidentali sancisce che un uomo politico, qualora dovesse dimostrare la sua inefficacia a tenere la sua vita privata lontana da "torbidi inganni", si assuma le responsabilità in pubblico, tuteli se stesso, i suoi cari e il partito, abbandonando qualsiasi incarico. In Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Israele, questo comportamento rappresenta la normalità, e gli esempi recenti si sprecano.

In soldoni, e non volendo passare per bacchettone, ognuno è libero di impostare la propria vita affettiva e sessuale come vuole... ma: se un uomo politico non riesce ad essere corretto e leale nel privato, per quale motivo si dovrebbe credere che egli sappia svolgere correttamente il suo incarico pubblico?

Noi, popolo sovrano, dovremmo pretendere che questo principio sia rispettato da tutti, dall'assessore comunale al Presidente del Consiglio: peccato che ci si sia innamorati di un Capo cui tutto è concesso, anche di offendere le Istituzioni in maniera barbara, di denigrare le donne e di instaurare una sorta di "culto del Re Sole".

Dov'è la morale, "personale" ancor prima che politica, delle persone che dirigono e gestiscono la cosa pubblica?

Marrazzo ha compiuto un gesto responsabile, salvaguardando se stesso, la sua famiglia e il PD: qualcun altro dovrebbe prendere esempio e farsi da parte. Dovrebbe, in un Paese normale.

7 commenti:

  1. Il caso di Marrazzo e quello di Berlusconi sono diversi per un motivo ben preciso: Marrazzo si é fatto un trans, e quelli sono affari suoi, chi si porta a letto non influisce sulla politica. Berlusconi si porta a letto le escort e poi le candida per le europee o ce le ritroviamo in parlamento (Vedi la Carfagna). Mi sembra che i casi siano più che distinti. Il popolo sovrano non dovrebbe diventare il paladino della moralità cristiana pretendendo che i politici non vadano con i trans,ma dovrebbe domandarsi invece se é lecito arrivare ad occupare una poltrona parlamentare o europea in cambio di sesso. Qui non si tratta di etica o morale, ma di competenze e meritocrazia, di cui l' Italia é totalmente sprovvista.

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  2. qualche destrorso nei giorni scorsi non aveva mancato di puntualizzare che ancora non avevamo scritto nulla sull'accaduto perché "comunisti"...il tuo intervento non fa una piega...in un paese normale la gente coinvolta in "storie poco chiare" si dimette...in un paese normale. Bisogna spiegarlo a tutti gli italioti che hanno votato lo psiconano...

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  3. Sono d'accordo, la coincidenza con le primarie è quantomeno strana...certo non dipende solamente dalla stampa visto che gli arresti sono di questi giorni e a quanto ho capito le indagini erano coperte dal segreto. Possiamo prendercela con certa magistratura ma sarebbe un po' isterico parlare di toghe di destra...

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  4. Cara Ilaria,
    il popolo non deve diventare paladino della moralità cristiana (credo di essere stato abbastanza chiaro), proprio perchè siamo liberi di decidere la nostra vita in ogni suo aspetto, ma semplicemente pretendere che i politici siano coerenti con i valori che dicono di difendere e che non mettano in piedi il "culto del Re Sole" di cui parlavo (altrimenti definita "mignottocrazia", ma volevo essere originale :))

    ovvio che le due vicende sono diverse, ma dovrebbero avere la medesima conseguenza: le dimissioni dei personaggi coinvolti, proprio in virtù di quel concetto di Responsabilità, che in itaglia è un optional.

    La mignottocrazia è ormai ben radicata, non solo per colpa di Berlusconi, ma per un modo tutto nostro di considerare la politica, in cui l'incarico inteso alla maniera di Platone è confuso con il potere alla maniera di Mastella, per esempio.

    L'unica colpa che imputo a Marrazzo è quella di aver ceduto al ricatto, cercando di insabbiare la vicenda pagando... avrebbe potuto denunciare subito gli estorsori. comunque ha dimostrato grande senso di responsabilità, lui...

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  5. PS ragazzi è un piacere discorrere con voi, io e tutti gli abbronzati siamo contenti che il blog sia sempre più frequentato dalle discussioni!
    Grazie!

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  6. trans o mignotte poco importa...la realtà è che nella Repubblica Popolare delle Banane la morale è spesso confusa con l'amorale e questa promiscuità di valori ci mette in una condizione veramente ributtante...oramai non c'è giorno in cui non si discuta di chi và a fare zozzerie, siano contro o verso natura, mentre il sistema paese s'accartoccia su se stesso sprofondando sempre più in giù...
    Onore a M'arrazzo per cosa? solo perchè ha confessato che è stato trovato con le mani nella marmellata e s'è dimesso? e pensate che al comune povero cristo che non arriva alla quarta settimana questo importi? Di certo ha avuto il buon senso di farsi da parte riconoscendo il suo torto, cosa che altri non fanno, ma rimane sempre il problema che siamo nelle mani di una classe dirigente che definire fetente è solo un complimento e siano essi di destra o di sinistra non serve certo ad alleviare i mali che ci attanagliano la quotidianità...

    U 'zzì

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