martedì 2 giugno 2009

IL PERSEGUITATO

Una volta erano gli oppositori alla legge Mammì...

Un'altra volta era la Guardia di Finanza...

Nel frattempo i capelli iniziavano a cadere: indubbia responsabilità dei forti venti brianzoli e della diossina di Seveso, che provocavano forti scrosci di piogge acide in quel di Arcore.

Successivamente è stata colpa - in ordine - delle Toghe Rosse, della Sinistra, del cerotto callifugo, di Ancelotti, di Galliani, di Dida (e qui ha ragione) del meteorismo, di Confindustria, dei Sindacati, poi di nuovo della Sinistra e, in ultima analisi, del catetere.

Ora, in Italia, di candidati responsabili degli attacchi sconsiderati e beceri (così li definisce lui) alla sua persona (già tutelata con leggi ad hoc, fin dove si può arrivare) ne sono rimasti pochi: lo scaldino del bagno di Palazzo Grazioli e la pasta con le sarde dell'altro ieri non credo che potranno mai giustificare il malumore del nostro (ia)stimato Premier.

Ora, dopo aver attaccato qualsiasi cosa, animale o persona presente sul suolo italico, sapete di chi è la colpa?

Di Rupert Murdoch. Siccome Silvio ha un patrimonio di 6.5 miliardi di dollari, e Rupert ha un misero salvadanaio di 4 miliardi (fonti forbes.com), allora il magnate di SKY starebbe cercando di attaccare Silvio sull'operato politico, per guadaganre terreno con la piattaforma satellitare.

Tre considerazioni:
1) Che bello il conflitto d'interessi... quanto bene fa all'Italia.
2) E' palese che il nostro caro(gna) Premier non riesca ad accettare le critiche italiane (quelle poche voci critiche rimaste) nè tantomeno quelle - ancor più pesanti - che si sollevano dall'Estero, sicuramente più oggettive.
3) Che la smetta di fare il perseguitato da qualsiasi oggetto, persona o vegetale che non gli lecca puntualmente il culo. E mica ci chiamiamo tutti Emilio...

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